Vigliano Biellese, dove si trova questo paese? Dal nome si deduce che è nella provincia di Biella. Questo luogo, mi era stato indicato come mia destinazione dall’ispettore don Enrico Stasi.
Interrotto l’indulto che mi aveva condotto nella diocesi di Montepulciano, avendo deciso di rientrare in Congregazione, riprendevo la scelta di ritornare alla mia ispettoria di origine, il Piemonte. L’ispettore, che stava terminando il suo mandato, aveva urgenza di risolvere il mio caso e mi indicò la comunità di Vigliano Biellese, località di cui ignoravo perfino l’esistenza, essendo stata appartenuta all’ispettoria Novarese-Elveticai prima dell’unificazione delle tre ispettorie piemontesi nella nuova configurazione ICP.
Nella lettera di “obbedienza” viene raccomandato di “recarsi al più presto al luogo dove il Signore ci manda”, ma io ho pensato che un dovere di carità giustificasse il tempo che io stavo dedicando ad una persona malata, e inoltre ero anche in attesa di una risposta da parte dell’ispettore dell’Italia Centrale per un eventuale trasferimento a questa ispettoria. La risposta, purtroppo negativa, venne verso la fine di ottobre e il mio restare a Roma presso Tiziana, era più solamente per motivi di assistenza.
Preparativi per il trasferimento
Dopo la morte e la sepoltura di Tiziana a Roma ho collaborato a lasciare in ordine l’appartamento e a destinare in modo utile quanto apparteneva a me e a lei, finchè venimmo a sapere da un notaio le sue volontà testamentarie. Il resto l’avrebbe fatto la persona a cui Tiziana aveva affidato le sue cose.
In tutto questo tempo frequentavo la chiesa di Ognissanti ed ero entrato in relazione fraterna con gli orionini che mi hanno anche invitato più volte a condividere con loro i pasti, soprattutto nelle feste natalizie.
Finalmente, dopo aver sistemato quanto ero riuscito, potei organizzare la mia partenza, il 18 gennaio 2021, chiedendo aiuto per il lungo viaggio ad un amico che venne appositamente da Milano per accompagnarmi in macchina. Arrivammo a Vigliano in via Libertà 13 verso sera, immersi nella oscurità e nella nebbia.
La nuova comunità
La comunità salesiana, composta da una decina di salesiani, mi ha accolto fraternamente e io ho cercato di conoscerla non solo nei suoi componenti, ma anche nelle varie attività. Una scuola professionale gestita dal CNOS con una sezione di Scuola dell’Infanzia. Oltre queste scuole, gestite nell’edificio principale, si ergeva lì vicina la sagoma caratteristica della chiesa dedicata a s. Giuseppe operaio, con annesso un oratorio.
Ufficialmente il mio compito doveva essere viceparroco nella parrocchia di san Cassiano, situata non a Vigliano, ma nel quartiere Riva della città di Biella, che arrivai a conoscere solo dopo qualche mese.
Occasionalmente venivo intanto inviato a supplire altri sacerdoti, celebrando messa in varie chiese: l’Assunta, san Michele, S. Tommaso di Cerreto Castello, Strona, s. Giuseppe, Camburzano e infine regolarmente a san Cassiano.
Cappellano a San Giuseppe
La chiesetta-saccello dedicata al “Pio transito di san Giuseppe”, sede della “Pia Unione di San Giuseppe”, rientra nel territorio parrocchiale di san Cassiano a Biella. Questo antico Sacello del 1644 fu affidato alle mie cure soprattutto per predicare la novena a san Giuseppe in preparazione alla sua festa. Accolsi volentieri questo incarico anche per onorare il mio patrono. Dovevo poi celebrare la messa il primo mercoledì di ogni mese, ricorrendo, nel 2021, l’anno speciale dedicato a san Giuseppe, istituito con la lettera apostolica “Patris corde” da papa Francesco “in occasione del 150° anniversario della dichiarazione di San Giuseppe quale patrono della Chiesa universale”. A causa delle restrizioni dovute alla pandemia, si dovette in questo anno, rinunciare alla processione e ad altre esteriorità tradizionali.
Chiesa e parrocchia di San Cassiano
La chiesa di san Cassiano nella quale avrei dovuto fungere da vice-parroco si trovava nella città di Biella, nel quartiere Riva, a circa tre chilometri da Vigliano. La chiesa era stata costruita dalla Confraternita di S. Cassiano nel 1627. Interessante è seguire la storia di questa chiesa, affidata nel 1898 ai Salesiani che nel 1917 la trasformarono in centro della nuova parrocchia di Biella-Riva. Custodisce al suo interno uno dei tesori artistici più notevoli e affascinantidella città: l’altare maggiore, dedicato al Trionfo della Croce.