Realizzazioni e sogni

Relazione triennale del lavoro fatto

 Dopo tre anni di intenso lavoro, alla scadenza del mio incarico di prefetto, ho riassunto il lavoro svolto nel periodo del mio incarico, in una relazione esaustiva dove esponevo brevemente la situazione trovata, i progetti avviati e quanto era stato realizzato: Biblioteca – relazione triennale (2008-2011). In quell’epoca partecipavo anche alle sedute del senato accademico come rappresentante eletto del personale non docente. In questa sede desideravo esporre ufficialmente la situazione della biblioteca, come previsto anche dagli statuti, ma non mi fu concesso. Quella relazione rimase incomprensibilmente inedita anche per i mesi e anni successivi, nonostante l’avessi consegnata più volte al Rettore. Il mio incarico di prefetto era effettivamente scaduto nel dicembre 2011, ma nonostante l’avessi fatto presente, non successe nulla fino ad inizio maggio 2012, quando fui reintegrato per alcuni mesi come prefetto, fino alla nomina di un successore.

 Le realizzazioni più significative della ripresa del lavoro come bibliotecario

 Ne ho parlato sufficientemente nella relazione triennale, ma poi ho riassunto i risultati anche nell’ultimo numero (32°) del Notiziario UPS 32 ultimo del giugno 2014.  Ho schematicamente descritto i risultati del mio lavoro in quattro aree:

1)         Nel campo della biblioteconomia: recupero del pregresso, creazione e gestione del fondo doppioni, riordino delle Sale di lettura e dei seminari, assorbimento di molte donazioni, valorizzazione del fondo Marega, ecc.

2)         Progresso tecnologico e informatico: scanner planetario a disposizione degli utenti, cambio del programma informatico di gestione (Libero), inserimento immagini di copertine nei record, progetto mediateca, ecc.

3)         Informazioni e comunicazioni: sito web della biblioteca (www.biblioteca.unisal.it), notiziario (32 numeri), guida alla biblioteca, bacheca elettronica, esposizioni e mostre, programma Citavi per elaborazione tesi, ecc.
[NB. – Il Notiziario nel rifacimento del sito è stato eliminato.]

4)         Digitalizzazione: completamento fondo Marega, banche dati e Discovery (EDS), repository per full text in pdf, estratti di articoli di docenti e spoglio di miscellanee, ecc.

Poster con l’offerta dei libri doppi per tutti gli interessati

5)      A questi punti va aggiunta anche la Soluzione del problema dei doppioni in modo innovativo e utile. Dato il confluire di molte donazioni, ogni biblioteca presenta questo problema: Che fare dei doppioni? Buttarli o renderli utili per altri. Dopo lunga riflessione ho risolto in modo soddisfacente questo problema, offrendo in internet i doppioni agli interessati, dietro un minimo compenso, presentato come offerta di liberalità. In questo modo la biblioteca con un minimo di organizzazione, aveva delle entrate modeste, ma utili.  Sul sito della biblioteca veniva segnalato anche questo utile servizio che per alcuni anni venne molto apprezzato.

Dal 2009 al 2013 avevo lavorato con rinnovato entusiasmo in biblioteca, riprendendo programmi interrotti, impostando nuovi progetti, guardando al futuro e cercando di far recuperare alla biblioteca anni di quiescenza persi per il suo sviluppo e l’adeguamento ad un nuovo concetto di biblioteca, alle esigenze e agli standard attuali. Avevo messo a disposizione la mia lunga esperienza e tutta la mia competenza acquisita in tanti anni di servizio e ravvivata con continui aggiornamenti.

Amaro commento: Ma l’efficienza e la competenza non sono qualità apprezzate nei nostri ambienti: fanno paura e mettono a disagio. Qui contano più le chiacchiere e le simpatie. Dal torbido fondo emergono ambigue protezioni e amicizie che prevalgono sull’onestà e la correttezza. La gente non ama sentirsi stimolata a raggiungere nuovi orizzonti ed essere scomodata dalle proprie abitudini di indisturbata poltroneria e di acquisita tranquillità. Un capo che scuote e stimola a maggiore efficienza non è tollerato. Ecco allora il venticello della reazione che si serve della delazione, della mormorazione e della calunnia per destabilizzare la situazione e annullare ogni sforzo di efficienza. Mi viene in mente la frase che mi disse anni prima un impiegato: “Qui a Roma si lavora così. Voi del Nord non avete alcun diritto di imporci altri ritmi di lavoro”. Un saggio confratello mi ha svelato la causa vera di ciò che è poi avvenuto: “Tu eri troppo severo ed esigente con il personale”. E questo sarebbe un male?

Termino questo capitolo con una breve relazione desunta dal notiziario ANS, riguardante la benedizione di una statua di don Bosco, patrono della biblioteca, che avevo desiderato e suggerito, anche se la collocazione non era dove avrei voluto.

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