Cambio di rotta
A Castelgandolfo avevo continuato il mio solito servizio liturgico per tutto il mese di luglio 2016, celebrando la messa per le madri del Consiglio generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, raccolte nella casa di Santa Rosa.
Nel mese di agosto, passato per motivi di salute al mare, mi si acuì un forte attacco di sciatica che mi fece decidere dall’insistere per la mia destinazione in Moldavia. Anche l’ispettore del Veneto aveva da parte sua delle riserve e dei dubbi sul mio inserimento a Chişinău. Restavo così ancora molto incerto sulla mia futura destinazione e aspettavo un segnale dalla Providenza. Continuavo intanto a fare periodicamente visita a mio fratello p. Angelo presso la parrocchia s. Cleto di Roma nella zona di San Basilio. Ebbi dei colloqui molto profondi e personali riguardanti la mia vita di religioso e di sacerdote. Gli manifestai anche la mia indecisione per gli anni futuri.
Un segno dalla Provvidenza

La Provvidenza mi inviò un segnale chiaro. Il 15 settembre era per me una data storica che mi ricordava nel 1951 l’ingresso nell’aspirantato salesiano di Penango all’età di 10 anni. Ebbene proprio in questa data significativa ricevetti una telefonata da un mio confratello che mi invitava ad un incontro presso l’università del Laterano. Mi si faceva una proposta seria: un aiuto nella diocesi di Montepulciano. Il 6 ottobre feci visita al vescovo: esposi con semplicità la mia storia e lui mi propose il servizio di viceparroco nella parrocchia dei ss. Martino e Costanzo di Torrita di Siena, per affiancare un parroco anziano e malato di Parkinson. Dopo aver ricevuto il permesso di “absentia a domo” per un anno dal mio superiore del Piemonte, attesi ancora la partenza ormai imminente di mio fratello p. Angelo per la Sicilia, dove fu accompagnato dai suoi confratelli, diretto verso la sua nuova destinazione il 3 novembre. Pochi giorni dopo, il 10 novembre partii anch’io per Torrita di Siena, la parrocchia alla quale ero stato destinato.
Dopo un anno passato a Torrita, non vedendo alcuna soluzione in prospettiva, mi appellai al Diritto canonico (can. 693) chiedendo ed ottenendo l’indulto di temporanea exclaustrazione per l’inserimento ad experimentum per 5 anni nella diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza con decorrenza dal 31 gennaio 2018.