Fiducia nel progetto pedagogico di Don Bosco”:
il Gran Cancelliere dell’UPS benedice la statua del Santo
(Roma, 13 novembre 2012) – Intensa e suggestiva è stata la cerimonia di benedizione della statua di Don Bosco collocata nell’aiuola di ingresso prospiciente la Biblioteca dell’UPS che porta il nome del Santo. Presente il Rettor Maggiore e Gran Cancelliere dell’UPS, don Pascual Chávez che ieri, 12 novembre, ha benedetto il simulacro dopo aver pregato insieme ai tantissimi presenti, membri delle comunità religiose della Visitatoria dell’UPS, docenti e studenti, amici e benefattori dell’opera di Don Bosco e tantissime Figlie di Maria Ausiliatrice delle vicine comunità della Casa generalizia.
Don Chávez era accompagnato dal suo Vicario don Adriano Bregolin. Era presente lo scultore della statua, il maestro Mauro Baldessari di Milano, dono di un benefattore che ha voluto rimanere nell’anonimato.
Prima di procedere alla benedizione della statua, il Rettor Maggiore ha invitato a benedire Dio, che ci benedice tutti e nel cui nome viene benedetta la statua, segno della sua presenza attraverso l’immagine di Don Bosco. In un secondo momento a commento della parola del brano evangelico ascoltato ha evidenziato le quattro fedi che hanno aiutato Don Bosco a sostenere la sua opera in fiduciosa risposta al disegno provvidenziale di Dio su di Lui:
la fiducia nei giovani, quando altri non avevano tale fiducia o l’avevano solo a parole come succede ancora oggi mentre dilaga un giovanilismo vacuo e disumano;
la fiducia nell’educazione per formare persone solide, professionisti competenti, cittadini attivi, cristiani impegnati;
la fiducia nell’azione preventiva del suo sistema educativo, che promuove le forze dei giovani e del contesto invece di reprimerle;
la fiducia nel protagonismo dei giovani e delle persone aggregati al suo ideale in un movimento che ha a cuore lo stesso progetto della salvezza integrale dei giovani, (che ai nostri giorni può essere intesa come promozione umana e sociale e come benessere spirituale plenario).
Don Bosco, ha continuato il Rettor Maggiore, è ancora oggi il riferimento valido e attuale per ogni processo pedagogico in atto e potenziale e uno sprone per la fiducia che deve accompagnare ogni intento di promozione dei giovani, sociale, culturale e anche accademica universitaria.
Al termine dell’atto il Rettor Magnifico, a nome della comunità accademica e dei presenti ha ringraziato don Chávez per il dono insperato della sua presenza e per le sue parole di incoraggiamento.
[Iniziativa proposta da don G. Tabarelli]