Diffusione dei libri

Gestione e diffusione della produzione editoriale

La scaletta che ho costruito per il magazzino

Man mano che la produzione editoriale cresceva, capii che dovevo immagazzinare i libri in attesa della vendita: dove e come? Anche qui la mia esperienza pratica acquisita alla LDC mi venne in aiuto e organizzai in alcuni angoli della tipografia un magazzino deposito. Confezionavo i libri in pacchi in modo razionale con sottomultipli di 100 (10, 20, 25), numerandoli in modo inverso dal basso verso l’alto, per facilitare il conteggio nell’inventario. Utilizzavo scaffali metallici per impilare i pacchi dei libri.
Andavo fiero di una solida e leggera scaletta che avevo costruito utilizzando pezzi di imballaggi, che mi permetteva di raggiungere i piani più alti degli scaffali.

Stand della nostra editrice in una esposizione

Essendo pochissime le editrici cattoliche, non esistevano catene di distribuzione e l’unica libreria era quella delle Paoline a Mosca. Mi ero creato un indirizzario dei clienti (parrocchie e istituti cattolici) ai quali inviavo il catalogo, annunci delle novità, oppure offerte tematiche secondo i periodi liturgici. Per far conoscere e vendere i nostri libri approfittavo di tutte le occasioni per partecipare alle mostre e fiere, presentando in uno stand i nostri libri e sussidi che suscitavano in genere abbastanza interesse soprattutto per gli argomenti che presentavano. Mi ero procurato un girello per l’esposizione dei libri e dei carrelli-scaffale.

In seguito pubblicizzavo le nostre edizioni su una pagina del Bollettino salesiano.

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