Progetto di automazione della biblioteca
Nel progetto della nuova biblioteca, che non poteva partire subito per le difficoltà burocratiche e finanziarie, suggerii di puntare sulla automazione: la nuova biblioteca, se guardava al futuro, non poteva prescindere dall’automazione: questo sarebbe stato il suo valore e la sua caratteristica specifica.
Ed ecco allora il progetto di automazione che si mette in moto. Da Taiwan, invitato dal Rettore, viene un coadiutore salesiano cinese (Henry Hung) ingegnere, esperto in architettura informatica, che esamina la situazione all’UPS e dà i suoi consigli per la realizzazione di una rete informatica all’interno dell’università. I tempi però non erano ancora maturi: ognuno faceva per sé e non si voleva saperne di reti. Ma noi guardavamo avanti, e con l’intento di realizzare l’automazione della nostra biblioteca si cercava di coinvolgere anche le altre biblioteche pontificie.